Musica

Ticketmaster intervista Massimo Cotto e Nico Carminati: l’evento E…state Rock è un curioso viaggio nel mondo della musica

La musica rock è la tua passione e vorresti conoscere le storie che si celano dietro le icone rock del passato e del presente? Scopri l’evento-racconto E...state Rock e leggi l’intervista realizzata ai Dj e speaker di Virgin Radio, Nico Carminati e Massimo Cotto.

Biglietti ufficiali

E…state Rock è un evento davvero unico, in grado di accompagnarti in un viaggio nel mondo della musica ricco di spunti interessanti e di momenti divertenti, coinvolgenti. Due appuntamenti, uno presso l’Auditorium Fondazione Cassamarca di Treviso e l’altro nella splendida location di Palazzo Pancaldi di Livorno, per assistere a Dj set e alle entusiasmanti storie sul rock, raccontate dagli eclettici Massimo Cotto e Nico Carminati.

E…state Rock

Biglietti ufficiali

E…state Rock è un evento organizzato da Blue Eyes Eventi che ha anche uno scopo benefico: infatti, parte del ricavato sarà devoluto all’Associazione Sogni che da anni si occupa di realizzare i sogni di bambini malati di tumore e leucemia.

In cosa consiste E…state Rock

E…state Rock sarà un’improvvisazione di storie a tema che sgorgheranno spontanee e diverse a seconda dell’interazione con il pubblico.

Nella splendida location di Palazzo Pancaldi a Livorno, la magia del mare, il tramonto, l’aperitivo, la musica e le entusiasmanti storie sulle icone della musica rock raccontate da Massimo Cotto e Nico Carminati, vi accompagneranno in un viaggio ricco di emozioni.

Apriranno la serata di venerdì 2 luglio con una straordinaria interpretazione di musica rock in Due Classy Classics, Angela Tomei, nota violinista, e Marzio Pinzauti, polistrumentista che vanta un’esperienza di migliaia di concerti live. In particolare la serata sarà così suddivisa:

  • Ore 19.30: apericena e musica live con Due Classy Classics
  • Ore 21.00: spettacolo Thunder Road, le strade di Bruce Springsteen verso la terra promessa
  • Ore 22.30: Dj set con Nico Carminati

Venerdì 17 settembre si ripeterà l’evento all’Auditorium Fondazione Cassamarca di Treviso, in cui potrai vivere le storie su Bruce Springsteen e gli angeli e i demoni del rock, oltre a goderti ottima musica live.

Massimo Cotto e Nico Carminati in un’intervista esclusiva su E…state Rock, radio, musica del passato e contemporanea

Massimo Cotto noto giornalista, scrittore, presentatore, speaker e Nico Carminati regista e DJ. La radio è loro compagna di vita fedele ed entrambi sono connotati da una profonda passione per il mondo della musica. Insieme formano una coppia affiatata capace di divertirsi divertendo. Ma conosciamoli meglio.

Si può dire che abbiate passato un’intera vita in radio. Raccontateci la vostra passione per la musica, cosa vi lega ad essa e in particolare alla musica rock?

M. Cotto: La musica in qualche modo mi ha salvato la vita. Non che in precedenza fosse drammatica, ma mi ha dato un posto nel mondo, un senso di appartenenza. La musica è magica ed entra a casa tua con una forza devastante, spesso attraverso la radio. Io ho conosciuto la forza del rock attraverso la radio, ascoltandola in macchina a 17 anni quando mi accompagnavano ad allenarmi. Una forza che deriva dall’unione delle storie, attraverso testo e musica. Io sono una delle persone convinte che una delle cose più belle che ci possano essere nell’arte e nella musica, sia quella di raccontare storie. A volte le storie scaldano più del legno. Non è nemmeno fondamentale che tu conosca il protagonista, sono talmente forti che vivono per sè e non per le persone che l’hanno vissuta in prima battuta.

N. Carminati: Io sono proprio innamorato della radio. Ero un ragazzino, avevo 11 anni, e mi sono appassionato. Amo la musica a 360 gradi, non solo il rock. Amo far ballare la gente. Ho amato il fascino della radio che ora è andato un po’ perso, visto che le radio sono anche in TV. Amo quella cosa per cui in radio parla una persona che non sai chi è. Quando avevo 11 anni, nel 1979, avevano aperto una radio e io con la mia bicicletta mi fermavo a osservare dal vetro della finestra questa persona che parlava. Poi un giorno mi fece entrare…tutti i giorni suonavo il campanello ed andavo a rompergli le scatole.

E…state Rock, in cosa consiste questo show? Qual è il suo obiettivo principale?

M. Cotto: con Nico c’è un rapporto di sintonia, oltre che un’amicizia e una stima assoluta. Ci siamo detti: perché non provare a improvvisare sul palco? L’idea è creare un rapporto con il pubblico e raccontare delle storie che abbiano un tema: per esempio il tema di Springsteen e della sua corsa verso la terra promessa, il tema degli angeli e demoni che è sempre ricorrente nel rock, perché si dice che insieme al blues sia la musica del demonio. Si può anche andare indietro nel tempo. Mi piacerebbe raccontare non solo la storia dei Rolling Stone con Sympathy for the Devil, ma raccontare anche la storia di Robert Johnson o prima ancora di Paganini e di Mozart. Per me Paganini è stata la prima grande rockstar. Nico farà non solo da contrappunto ma da compagno di viaggio mettendo le musiche. La sua difficoltà, essendo improvvisazione, sarà capire dove vado a parare, per cui capire quale musica mettere.

N. Carminati: Massimo è davvero molto bravo. Quando racconta riesce sempre a toccare le corde giuste, ha proprietà di linguaggio ed è geniale. Ti racconta una storia e mentre te la racconta, te la fa vivere: questo è il suo miglior pregio. Poi lo guardi ed è quello che è, però quando parla…

E…state Rock divertirà e segnerà finalmente una ripresa degli eventi dal vivo, ma ha anche un importante finalità benefica. Di cosa si tratta?

Organizzatore (Blue Eyes Eventi): Abbiamo scelto di appoggiarci all’Associazione Sogni che si occupa di realizzare i sogni di bambini malati di tumore e leucemie. Abbiamo avuto modo di conoscere il fondatore Rudy Zanatta e abbiamo capito quanto abbia a cuore la salute di questi bambini e quanto tenga a sostenere le loro famiglie. Curare un bambino malato non è semplice: oltre all’impegno economico c’è bisogno dell’ appoggio di persone che ti comprendano e che stiano al tuo fianco a sorreggerti. Realizzando questi sogni, portano una luce nuova negli occhi dei bambini e delle loro famiglie. Vogliamo cercare di realizzare quanti più sogni possibili.

M. Cotto: C’è anche un punto di contatto con l’arte e la musica. Mi è venuto in mente che mentre intervistavo Chris Martin dei Coldplay, mi ha detto che da ragazzo non era particolarmente dotato, ma ha avuto un insegnante che gli ha sempre fatto credere di potercela fare. Questo vale nell’arte come nella vita. Sono da sempre convinto che ci si debba nutrire di sogni. Una vecchia canzone americana dice che un uomo deve sempre avere un sogno altrimenti il suo sogno non si può avverare. Il successo è poi semplicemente fare le cose che tu hai sempre desiderato fare, non è arrivare in cima alle classifiche. Nel caso dei musicisti, è vivere di musica.

Quali sono le figure nel mondo della musica che più di tutte vi hanno ispirato e quale di queste avete avuto il piacere di conoscere negli anni?

M. Cotto: Al di là di Springsteen che ho citato prima, ce ne sarebbero tanti, sia italiani che stranieri. Mi è venuto in mente un incontro che ho avuto sul palco insieme a Carlo Massarini, che con Mr Fantasy ci ha aperto numerose strade. Per me è stato fondamentale perchè mi ha insegnato che si poteva fare questo lavoro in un determinato modo, raccontando storie, andando in profondità e parlando di musica vera, senza scendere a compromessi. Mentre ero sul palco, ho detto: ”Se non ci fosse stato lui io non sarei qui”. Carlo mi ha guardato e ha detto: ”Non so se è un merito o una colpa”.

N. Carminati: Sicuramente Vasco. L’ho visto la prima volta quando ero bambino. Poi uno dipende cosa legge nelle sue canzoni, io ci leggo poesie. Mi ha cambiato la vita, ancora oggi per me esiste solo Vasco. Anche io ho avuto la fortuna di lavorare con Carlo Massarini, mentre con Massimo Cotto ci lavoro ancora. Per la mia generazione, Mr Fantasy era il top di gamma.

Che parere avete della musica contemporanea, in particolare a livello testuale?

M. Cotto: Il rock ha subito di certo dei cambiamenti. Oggi i ragazzi quando vogliono esprimere il proprio malessere o la propria visione del mondo non sempre scelgono il rock come succedeva a partire dagli anni 50 in poi. Il rock era uno strumento di ribellione, il veicolo migliore per esprimere tutto quello che avevi dentro. Oggi inoltre, c’è una frammentazione di stili incredibile. In tutto questo, il rischio è quello di perdersi. Dal punto di vista testuale c’è meno voglia di raccontare una storia compiuta e ci si limita più al bozzetto, ad esprimere un sentimento o un’emozione. Non è sempre così per tutti, però quelle canzoni che si sono poi depositate nella memoria collettiva e che sono entrate a far parte della vita di tutti noi sono quelle che raccontavano una storia. Le canzoni sono talismani, non te ne rendi conto ma sono attaccate a te.

N. Carminati: io ascolto un po’ di tutto. Diciamo che ascolto anche la trap, ma non la capisco. Non capisco i testi, ma ci sono delle melodie che mi piacciono. Ogni epoca ha il suo genere ed in questo momento i ragazzi sono più verso la trap.

Una vostra riflessione sulla situazione attuale. Quanto è importante ricominciare gli eventi dal vivo, senza rimandare ulteriormente?

M. Cotto: Il covid ci ha tolto la voglia di immaginare il domani. Un conto è immaginarlo sapendo che ci sarà, lo puoi colorare con i pennelli giusti e trasformarlo in acquarello o tinte forti, e un conto è provare a immaginarlo senza sapere se veramente ci potrai arrivare. Il ritorno sul palco è importante per questo. È un ritorno alla normalità. Può essere un’illusione, sicuramente non sarà finito tutto, ma quello che noi dobbiamo fare è credere fortemente che ritornare sul palco significhi prendere in mano i nostri anni e di conseguenza la nostra vita. Lo streaming e i social possono essere una forza aggiuntiva, ma mai un concerto in streaming potrà sostituire un concerto vero.

N. Carminati: L’incontro con chi ti ascolta è la base del nostro lavoro. Senza quello, nulla ha più senso. L’ultima serata vera l’ho fatta a Capodanno del 2019…troppo! Mi manca veramente molto l’incontro e il contatto con la gente.

Tutto ciò che devi sapere sui biglietti ufficiali per E…state Rock

I biglietti ufficiali per partecipare ad E…state Rock sono già in vendita, per cui non farteli scappare e tuffati nel mare di storie rock, all’insegna della curiosità e del divertimento.

Inoltre, con l’acquisto del biglietto per assistere ad E…state Rock, riceverai in omaggio un’esclusiva T-SHIRT in edizione limitata firmata Toodog.

E ricorda, oltre al divertimento assicurato dalla vitalità e simpatia di Massimo Cotto e Nico Carminati, darai il tuo contributo per un importante causa benefica, trasformando in realtà i sogni di molti bambini.

In un sogno non c’è solo il desiderio di far accadere qualcosa, c’è speranza, emozione, c’è linfa che diventa germogli di vita. Per questo l’Associazione si chiama Sogni, perchè attraverso i sogni, speriamo di far germogliare VITA.