Musica
The Weeknd annuncia il suo ritorno in Italia nel 2026: scopri tutti i dettagli
Il calendario dei concerti 2026 si è appena fatto più interessante: il 24 e 25 e 26 luglio The Weeknd tornerà in Italia, nello stadio più importante di Milano, per una tripla data carica di attesa. Del resto, il pubblico milanese non è mai stato timido con Abel Tesfaye, e anzi, ha sempre risposto alle sue canzoni con la devozione che si riserva a chi, disco dopo disco, ha cambiato il modo in cui pensiamo al pop contemporaneo.
Ora che l’annuncio è arrivato, non ci resta che scoprire qualche dettaglio in più sul ritorno di The Weeknd in Italia!
The Weeknd in Italia nel 2026: info e biglietti
Il ritorno di The Weeknd in Italia ha già due date precise: 24 e 25 e 26 luglio 2026, Stadio San Siro di Milano. Un unico grande evento che prenderà forma in uno degli stadi più iconici d’Europa. I biglietti saranno messi in vendita a partire dal 12 settembre 2025 alle ore 12:00, ma i più rapidi avranno quattro occasioni per accaparrarseli in anticipo:
Mastercard Presale
I possessori di carte del circuito Mastercard potranno accedere alla Mastercard Presale dal 9 settembre 2025 alle ore 14:00.
My Live Nation Presale
La My Live Nation Presale sarà attiva dall’11 settembre alle ore 12:00, riservata agli utenti registrati su livenation.it, che potranno così entrare nella corsa ai biglietti prima dell’apertura al pubblico.
Nespresso Presale
I biglietti saranno disponibili anche in Nespresso Presale a partire da giovedì 11 settembre 2025 alle ore 12:00
Vendita Generale
I biglietti saranno disponibili in vendita generale a partire da venerdì 12 settembre 2025 alle ore 12:00.
The Weeknd: After Hours Til Dawn Tour
- 24/07/2026, Stadio San Siro, Milano
- 25/07/2026, Stadio San Siro, Milano
- 26/07/2026, Stadio San Siro, Milano
Per chi volesse approfondire e prepararsi al momento della vendita, abbiamo raccolto una serie di suggerimenti pratici e informazioni utili: la guida completa è disponibile qui.
L’ultima volta di The Weeknd in Italia
Non è passato molto tempo dall’ultima visita di The Weeknd a Milano, eppure quelle serate del 26 e 27 luglio 2023 all’Ippodromo SNAI La Maura sono entrate nella memoria collettiva. Era il primo approdo italiano dell’After Hours Til Dawn Tour, e finalmente il pubblico del nostro Paese poteva misurare la grandezza del suo spettacolo nella sua forma integrale, con scenografie monumentali e una scaletta che abbracciava più di dieci anni di carriera.
I numeri parlano da soli: 80.000 spettatori a sera, 160.000 complessivi in due giorni, un traguardo che non solo ha superato il sold out con una velocità impressionante (i biglietti della prima data finirono in meno di 24 ore), ma ha persino oltrepassato le presenze registrate dal Coachella nello stesso anno.
Lo show, poi, aveva fatto di tutto per rimanere impresso: i grattacieli proiettati sul palco, la statua argentata gigante, la passerella che tagliava il parterre fino a entrare nel cuore della folla e la maschera argentata in stile MF Doom, indossata e poi tolta da The Weeknd in un momento di introspezione. Attorno a lui, ventiquattro ballerine, giochi di luce, fiamme, effetti pirotecnici.
Una carriera scandita da trilogie e metamorfosi
Il percorso artistico di The Weeknd è sempre stato una questione di cicli e di trasformazioni. Dai tre mixtape del 2011 (House of Balloons, Thursday, Echoes of Silence), che già tracciavano un nuovo lessico per l’R&B alternativo, fino a Beauty Behind the Madness (2015) e Starboy (2016), con cui la sua visione ha sfondato definitivamente i confini del pop mainstream, la sua carriera si è costruita come una sequenza di metamorfosi costanti.
La trilogia più recente ne è la prova più evidente. Con After Hours (2020) Tesfaye ha imposto un’estetica perturbante, incarnata nell’alterego dal volto tumefatto e nella canzone simbolo, Blinding Lights, diventata la più ascoltata di sempre su Spotify. Con Dawn FM (2022) ha invece rovesciato la prospettiva, trasformando l’ascolto in un’esperienza immersiva e quasi purgatoriale, guidata dalla voce di Jim Carrey nei panni di un conduttore radiofonico che accompagna l’ascoltatore verso una sorta di aldilà sonoro.
Il terzo capitolo, Hurry Up Tomorrow (2025), ha spostato il baricentro ancora più in là trattandosi di un progetto transmediale che si è esteso al cinema. Diretto da Trey Edward Shults e scritto a quattro mani con Tesfaye e Reza Fahim, il film omonimo rappresenta il suo debutto come protagonista sul grande schermo, accanto a Jenna Ortega e Barry Keoghan. La storia, che intreccia insonnia, depressione e smarrimento, ha il respiro di una confessione romanzata, e affonda le radici in un episodio reale della vita dell’artista. Finanziato da Live Nation e prodotto da Manic Phase, con la colonna sonora composta da Daniel Lopatin e dallo stesso Tesfaye, Hurry Up Tomorrow è il tassello che chiude il cerchio della trilogia, ma anche il trampolino di una nuova fase.
È proprio in questo passaggio che Abel Tesfaye ha iniziato a parlare apertamente della necessità di “uccidere The Weeknd”, ossia di liberarsi di un’identità artistica che negli anni è diventata gigantesca al punto da rischiare di soffocarlo. Dopo l’uscita di Hurry Up Tomorrow, ha annunciato che quello sarebbe stato il suo ultimo album con il celebre pseudonimo, aggiungendo che «come The Weeknd ho detto tutto quello che potevo dire». Ha già modificato i propri profili social inserendo il suo vero nome, anche se l’username @theweeknd resta intatto per continuità e riconoscibilità.
Se da un lato la sua ambizione personale lo spinge a rinascere come Abel Tesfaye, dall’altro il marchio The Weeknd rimane un colosso culturale e commerciale. La transizione, dunque, è un processo graduale: i media continuano a chiamarlo con il nome che l’ha consacrato, mentre lui compie un lento lavoro di sottrazione, preparando i fan e l’industria a una nuova identità. È la prova che, per un artista che ha sempre costruito la propria carriera come un continuo gioco di maschere e di alter ego, anche l’atto finale non poteva che essere una metamorfosi.
Record e impatto culturale
Parlare di The Weeknd significa inevitabilmente confrontarsi con una serie di primati che hanno pochi eguali nell’industria musicale contemporanea. A partire da Spotify, piattaforma che negli ultimi anni ha funzionato da vero e proprio sismografo della popolarità globale: Abel Tesfaye è stato il primo artista a superare i 100 milioni di ascoltatori mensili, cifra che oggi si attesta intorno ai 110 milioni, e ha accumulato entro settembre 2025 la vertiginosa somma di 83,6 miliardi di stream totali. Solo nel 2025 ne ha generati oltre 8 miliardi, mentre nel 2024 erano stati circa 14,8, numeri che da soli raccontano una centralità difficilmente eguagliabile.
Blinding Lights, la canzone che più di tutte ha incarnato l’estetica rétro e insieme futuristica dell’artista canadese, è diventata nell’agosto 2025 la prima traccia della storia di Spotify a superare i 5 miliardi di ascolti, confermando la sua natura di fenomeno trasversale capace di resistere alle mode e di parlare a generazioni diverse.
Tuttavia, la dimensione digitale è solo un frammento del quadro complessivo. La discografia di The Weeknd comprende sei album in studio, un live, tre raccolte e una colonna sonora, con oltre 75 milioni di copie vendute tra album e singoli. Beauty Behind the Madness (2015) ha superato i sei milioni di copie solo negli Stati Uniti ed è rimasto per 21 settimane nella Top 10 Billboard, mentre singoli come Earned It, The Hills, Can’t Feel My Face e Blinding Lights hanno raggiunto lo status di disco di diamante, un traguardo riservato a pochissimi nella storia della musica e consacrato persino dal Guinness dei Primati.
Ai numeri delle piattaforme e delle vendite vanno aggiunti i risultati dei tour, che raccontano la stessa storia di grandezza: l’After Hours Tour (2021-2023) ha venduto 1,5 milioni di biglietti e incassato 148 milioni di dollari, diventando il tour più redditizio di sempre per un artista afroamericano. Risultati che hanno trasformato ogni sua tournée in un evento globale, capace di attirare spettatori da ogni parte del mondo.
Non mancano i riconoscimenti ufficiali: quattro Grammy Awards, diciotto Billboard Music Awards, un American Music Award, un Latin Grammy, sei MTV Video Music Awards, ventidue Juno Awards e persino una nomination agli Oscar per Earned It. Nel 2023 il Guinness World Records lo ha definito “l’artista più popolare al mondo”, mentre già nel 2020 era stato inserito dal Time tra le 100 personalità più influenti dell’anno.
Scopri di più su Ticketmaster
I biglietti per The Weeknd a Milano il 24 e 25 luglio 2026 sono disponibili su Ticketmaster.it. Per saperne di più sull’universo della musica live visita il blog di Ticketmaster, dove trovi notizie, analisi e racconti su musica, festival, arte e teatro, sport e fitness e new music.
FAQ
Quando esce il nuovo album di The Weeknd?
Il più recente album di The Weeknd si intitola Hurry Up Tomorrow ed è stato pubblicato il 31 gennaio 2025. Il disco rappresenta l’ultimo capitolo della trilogia iniziata con After Hours e proseguita con Dawn FM, un percorso che ha ridefinito i confini del pop contemporaneo e che si è esteso anche al cinema con l’omonimo film diretto da Trey Edward Shults.
Perché The Weeknd si chiama così?
Lo pseudonimo “The Weeknd” nasce da un episodio biografico: da adolescente Abel Tesfaye lasciò la casa materna durante un fine settimana senza mai farvi ritorno. Per distinguersi dal gruppo canadese “The Weekend”, decise di togliere la “e”, creando così un nome che negli anni è diventato un marchio globale.
Qual è il vero nome di The Weeknd?
Dietro la celebre identità artistica c’è Abel Makkonen Tesfaye, nato a Toronto nel 1990 da una famiglia etiope. Negli ultimi anni ha dichiarato più volte di voler progressivamente abbandonare il nome d’arte per continuare a pubblicare musica semplicemente come Abel.
Quando sarà il prossimo concerto di The Weeknd in Italia?
L’unico appuntamento annunciato in Italia è fissato per il 24 e 25 luglio 2026 allo Stadio San Siro di Milano.
Dove vedere il concerto di The Weeknd?
Il concerto italiano di The Weeknd si terrà a Milano, nello scenario imponente dello Stadio San Siro. I biglietti saranno disponibili su Ticketmaster Italia attraverso diverse fasi di vendita, dalle presale fino all’apertura della vendita generale.