Musica
Father Of All…: il nuovo album che segna la rinascita dei Green Day
Per chi è un vero amante del pop-punk d’eccezione, il nuovo album dei Green Day Father Of All... rappresenta una piacevole ondata di aria fresca!
La band statunitense fondata nell’ormai lontano 1986, in California, è ormai per tutti gli amanti del genere un’icona che ha avuto il merito di portare il pop-punk in cima alle classifiche di tutto il mondo. Ottima capacità di veicolare messaggi semplici e immediati ma allo stesso tempo ancora oggi attuali, una melodia distintiva e chiara, o ancora la capacità di rinventarsi sperimentando nuove possibili combinazioni musicali; una carriera lunga e ricca di sorprese, ma i Green Day rimangono una certezza!
Ad oggi, i Green Day hanno venduto oltre 70 milioni di copie e totalizzato oltre 10 miliardi di ascolti in streaming in tutto il mondo, grazie a successi del calibro dell’album Dookie e della rock opera American Idiot.
La band californiana composta da Billie Joe Armstrong, Mike Dirny e Tré Cool non si è fermata neanche durante questi mesi di stop per gli eventi dal vivo. Dopo l’uscita, il 7 febbraio 2020, del loro nuovo singolo Father Of All…, primo estratto dal loro tredicesimo album in studio omonimo, il frontman Billie Joe Armstrong ha intrattenuto durante la quarantena i suoi follower con l’appuntamento musicale No Fun Mondays; Billie ci ha stupito ancora! Ogni lunedì ha inaugurato al meglio a suon di rock la settimana dei propri fan. Una cover dietro l’altra; tra le varie, spicca la personalissima interpretazione di Amico, canzone del cantante italiano Don Backy. E perché questa scelta, direte voi? Billie Joe ha voluto rendere omaggio all’Italia, Paese che ama moltissimo e dal quale provengono i suoi trisnonni, originari di Viaggiano (Potenza).
Ma non è finita qui! Nei mesi scorsi ha fatto sapere di aver scritto 6 nuovi brani per i Green Day, dimostrando che il lockdown globale è stato d’ispirazione per tantissimi artisti.
Ritornando all’ultimo album, pubblicato dopo ben quattro anni di silenzi discografici, esso segna la rinascita della band e fa riscontrare alcuni cambiamenti rispetto al sound tipico del gruppo californiano. Partiamo dalla copertina, già da questo aspetto si nota la volontà di non prendersi troppo sul serio: un avambraccio tatuato con il nome dell’album censurato da un unicorno che appare confuso e che vomita arcobaleni.
In una recente dichiarazione il batterista Trè Cool esprime al meglio l’idea alla base dell’album:
A un certo punto ci siamo chiesti: riprendiamo da dove ci siamo fermati, oppure togliamo tutto di mezzo e ricominciamo da zero? La parte entusiasmante di quando ti avventuri in qualcosa di nuovo è che non sai se funzionerà o meno. Bisogna semplicemente essere aperti alla possibilità di fare le cose in maniera differente e di spingersi oltre la comfort zone…
In effetti, il disco è il più breve mai registrato dai Green Day e rappresenta una svolta sonora, dato che il gruppo trae forte ispirazione dal rock and roll anni ’50 unendolo alle chitarre distorte e allo stile pop punk contemporaneo. Anche il cantato rappresenta una trasformazione stilistica: infatti, Billie Joe Armstrong utilizza per la prima volta il falsetto. Una trasformazione inedita dal classico pop-punk.
Ecco la tracklist del nuovo album dei Green Day:
- Father Of All…
- Fire, Ready, Aim
- Oh Yeah!
- Meet Me on the Roof
- I Was a Teenage Teenager
- Stab You in the Heart
- Sugar Youth
- Junkies on a High
- Take the Money and Crawl
- Graffitia
Si tratta di un divertente viaggio nella storia del rock‘n roll, a partire dal brano di apertura omonimo dell’album che evidenzia il falsetto di Joe, fino al ritmo incalzante di Graffitia. Scatenati immergendoti nelle atmosfere uniche ricreate dai Green Day!