Musica
La Niña in concerto: le date italiane del tour Furèsta Europa 2025
C'è un modo diverso di raccontare Napoli e il Sud tutto. Non ha niente a che vedere con i cliché da cartolina, con la pizza e il mandolino riproposti all’infinito. È un modo che accoglie il dissenso, che restituisce le contraddizioni senza appianarle, che accetta la frizione invece del compromesso. In questo racconto, che è viscerale e testardo, la voce è quella de La Niña.
Nel 2025 è la cantautrice è tornata con Furèsta, un album in cui l’estetica incontra l’urgenza, e con esso ha annunciato un tour che attraverserà l’Italia da novembre a dicembre. Prima, però, La Niña sarà protagonista il 14 agosto al Locus Festival di Locorotondo, in un set condiviso con Mace, Joan Thiele e Acid Arab. Un prologo che lascia intuire il respiro ampio di un progetto che, pur radicato nel Mediterraneo, guarda ben oltre i propri confini.
Le date del tour Furèsta Europa 2025
Annunciato nel pieno del successo del tour estivo, il Furèsta Europa Tour la vedrà esibirsi nei principali club e teatri italiani ed europei tra ottobre e dicembre 2025. Un’occasione per attraversare città, lingue e geografie diverse, mettendo in circolo quell’intensità che si manifesta sempre in forma collettiva e trasformativa.
Il tour, prodotto da OTR Live, prenderà il via da Berlino il 9 ottobre, per toccare Bruxelles, Londra, Madrid, Barcellona e Rennes, e poi tornare in Italia con una serie di date nei teatri e nei club più emblematici della scena live.
Sul palco, La Niña sarà affiancata da Alfredo Maddaluno (produttore di Furèsta) e da un ensemble di musicisti che rendono giustizia alla ricchezza timbrica del disco: chitarra battente, nacchere, clavicembalo, mandolino, tamburi a cornice, flautino, maracas, tastiere, percussioni e una batteria che partecipa attivamente al racconto.
Un tour che si preannuncia come un’esperienza performativa, che in Italia si snoderà attraverso 7 tappe.
La Niña – Furèsta Europa 2025
- 06/11/2025, Teatro Cartiere Carrara, Firenze
- 12/11/2025, Fabrique, Milano
- 20/11/2025, DumBO, Bologna
- 26/11/2025, Casa della Musica Federico I, Napoli
- 11/12/2025, Hall, Padova
- 13/12/2025, Teatro della Concordia, Venaria Reale (TO)
- 19/12/2025, Eremo Club, Molfetta
Un tour che attraversa l’Italia (e i Sud del mondo)
Furèsta Europa si muove lungo l’Italia, ma lo sguardo è sempre altrove. Ogni tappa diventa un pretesto per mettere in dialogo Napoli con Ramallah, Palermo con Beirut, Molfetta con i sobborghi del Cairo. Non è un caso che La Niña citi tra le sue influenze artisti come Sama’ Abdulhadi o il collettivo BLTNM: voci che cantano in territori che l’Occidente spesso definisce come “periferie”, ma che producono forme d’arte centrali, urgenti e potenti.
Anche nei suoi concerti si avverte questa energia. C’è la cura della forma, certo, ma anche una vibrazione profonda, qualcosa che riesce a prendere il pubblico allo stomaco. Si ha la sensazione che non ci sia spazio per la neutralità, né per l’indifferenza.
L’identità artistica de La Niña
Nata nel 1991 a Napoli, cresciuta a San Giorgio a Cremano, Carola Moccia ha respirato arte fin da piccola: il padre musicista, la madre artista visiva. La chitarra arriva presto, così come la scrittura. Dopo il liceo classico si laurea con lode in Filosofia e Storia, prima di trasferirsi a Milano per frequentare un master in comunicazione musicale.
Le sue prime esperienze pubbliche passano per la band Fitness Forever e poi per il duo elettro-pop Yombe, fondato con il produttore Alfredo Maddaluno (in arte KWSK NINJA). È con lui che costruisce una casa sonora che durerà anche oltre quel progetto, e che troverà piena maturazione nel percorso solista de La Niña, avviato nel 2019.
Le sue prime esperienze pubbliche passano per la band Fitness Forever e poi per il duo elettro-pop Yombe, fondato con il produttore Alfredo Maddaluno (in arte KWSK NINJA). È con lui che costruisce una casa sonora che durerà anche oltre quel progetto, e che troverà piena maturazione nel percorso solista de La Niña, avviato nel 2019.
Nel suo modo di intendere la canzone si avverte una tensione costante tra forma e contenuto, tra estetica e posizionamento politico. Ogni scelta sonora, dagli strumenti alla metrica, dalla produzione alle armonie, risponde a una visione d’insieme in cui la musica è parte di un discorso più ampio, che riguarda il potere, il territorio e la rappresentazione.
Il successo di Furèsta
Furèsta, pubblicato a marzo 2025 per BMG, non è un disco che si lascia archiviare facilmente. Dalla prima all’ultima traccia, si percepisce una tensione sotterranea: la volontà di riscrivere il modo in cui il Sud viene rappresentato, raccontato, venduto. I riferimenti barocchi, le architetture melodiche, il ricorso a strumenti acustici e armonie dissonanti: tutto sembra pensato per costruire un linguaggio che tenga insieme bellezza e conflitto.
Alfredo Maddaluno cura la produzione, con la collaborazione del musicista Matteo Parisi in alcuni brani. In Guapparìa, La Niña smaschera il fascino tossico della criminalità che si insinua nei luoghi, nelle canzoni, nei racconti turistici. Mammama’ è un grido corale che parte dai margini e rifiuta la marginalità. Figlia d’a Tempesta conferma un’identità irrequieta, complessa. E poi ci sono le collaborazioni: Tremm, con l’artista egiziana-iraniana KUKII, e Sanghe, con il poeta e performer Abdullah Miniawy, che dilatano ulteriormente lo spazio d’azione del progetto.
Il disco riceve la Targa Tenco 2025 per il miglior album in dialetto.
“Figlia d’‘a tempesta”: un canto di rabbia e liberazione
Tra le tracce che compongono Furèsta, Figlia d’‘a tempesta è quella che più di tutte ha travolto il pubblico. Pubblicata il 12 marzo 2025 come terzo singolo estratto dall’album, è rapidamente diventata virale, raggiungendo la vetta della classifica Spotify Viral.
Tra le tracce che compongono Furèsta, Figlia d’‘a tempesta è quella che più di tutte ha travolto il pubblico. Pubblicata il 12 marzo 2025 come terzo singolo estratto dall’album, è rapidamente diventata virale, raggiungendo la vetta della classifica Spotify Viral.
Nel brano, scritto in napoletano, convivono strumenti della tradizione mediterranea (chitarra battente, clavicembalo, mandolino, tamburi) che battono il tempo di una marcia collettiva, non vittimistica ma ferma, senza indulgenze.
In un momento storico in cui la retorica spesso riduce la complessità della condizione femminile a formule facili, Figlia d’‘a tempesta restituisce lo spessore tragico e politico dell’esperienza di genere, soprattutto nelle terre del Sud. Non chiede compassione, ma coscienza. È una canzone che non si può ascoltare senza sentirla risuonare, come un tamburo che resta nel petto anche dopo che la musica è finita.
Ecco perché, tra le tante canzoni dell’album, è Figlia d’‘a tempesta quella che ha lasciato il segno più profondo. Perché ha saputo chiamare per nome un dolore collettivo.
Dove acquistare i biglietti per La Niña
I biglietti per le date italiane del tour Furèsta Europa sono disponibili su ticketmaster.it. Ti stai chiedendo come effettuare un acquisto? Registrandoti alla piattaforma tramite apposito modulo potrai accedere facilmente alla selezione dei posti, scegliere tra consegna digitale o spedizione, e completare l’acquisto in pochi passaggi. I biglietti sono nominativi: ti verrà richiesto di indicare il nome dei partecipanti, un dettaglio importante per garantire un’esperienza sicura e ordinata.
Il tour de La Niña segna una trasformazione artistica profonda, da seguire da vicino. Se la musica è il tuo campo magnetico, se ami farti attraversare dalle storie che gli artisti raccontano sul palco, ti invitiamo a scoprire anche il blog ufficiale di Ticketmaster: uno spazio in cui raccontiamo l’attualità culturale tra musica, festival, arte e teatro, sport e fitness e le migliori nuove uscite!
FAQ
Chi è la cantante La Niña e qual è il suo vero nome?
La Niña è il nome d’arte di Carola Moccia, cantautrice e attrice nata a Napoli. Il suo progetto musicale, spesso definito “La Niña del Sud”, mescola radici popolari e linguaggi contemporanei, con una poetica che attraversa i temi dell’identità, del corpo e della memoria collettiva.
In che dialetto canta La Niña?
La Niña canta prevalentemente in napoletano, una scelta che rivendica con orgoglio come atto estetico e politico. A seconda dei brani, integra anche l’italiano e l’inglese, ma è il dialetto a costituire la colonna vertebrale del suo immaginario sonoro.
Quali sono le origini de La Niña?
Carola Moccia è nata nel 1991 a Napoli, dove è cresciuta in una famiglia immersa nell’arte: il padre è musicista, la madre artista visiva. La città partenopea resta il fulcro simbolico della sua produzione, anche quando i riferimenti si allargano a un Sud mitico, magico, universale.
Dove acquistare i biglietti per La Niña?
I biglietti per i concerti di La Niña sono disponibili su ticketmaster.it, dove è possibile consultare le date, registrarsi, selezionare i posti e completare l’acquisto in modo semplice e sicuro. Alcune venue hanno capienza limitata: per non perdere l’occasione, è consigliabile prenotare con anticipo.