Musica
Mumford & Sons in Italia: scopri le tre imperdibili date del Tour 2025
Dopo sei anni di attesa febbrile, i Mumford & Sons spezzano finalmente il silenzio e si preparano a riconquistare i palchi italiani con la potenza travolgente del loro folk-rock! Il leggendario trio britannico – che ha influenzato un intero genere musicale e venduto milioni di dischi – torna più energico che mai con il tour 2025.
L’Italia è stata scelta per ben tre date: dall’Arena di Verona ai palazzetti di Bologna e Milano, l’estate e l’autunno 2025 saranno scanditi dal ritmo dei banjo, da armonie vocali potenti e dai testi che hanno reso i Mumford & Sons una delle band più amate degli ultimi quindici anni. Ma vediamo qualche dettaglio in più.
Mumford & Sons 2025: dove e quando vedere la band in Italia
Il tour mondiale dei Mumford & Sons fa tappa anche in Italia, e lo fa in grande stile con tre concerti pensati per abbracciare lo Stivale.
Mumford & Sons
- 07/07/2025, Arena di Verona
- 19/11/2025, Unipol Arena, Casalecchio di Reno
- 21/11/2025, Unipol Forum, Assago
Si parte lunedì 7 luglio nella suggestiva cornice dell’Arena di Verona, tempio millenario dell’acustica perfetta. Un ritorno super emozionante: esattamente dieci anni dopo il loro storico concerto nel cuore della città scaligera, i Mumford & Sons accenderanno di nuovo le pietre dell’anfiteatro con la loro energia folk-rock.
A quattro mesi di distanza, la band tornerà nel Belpaese per una doppietta esplosiva in due dei palazzetti indoor più importanti della penisola. Il 19 novembre sarà la volta dell’Unipol Arena di Bologna, cuore del Centro Italia, mentre il 21 novembre si chiuderà in bellezza al Forum di Assago, la capitale indiscussa della musica live.
I biglietti sono già disponibili su ticketmaster.it, ma il tempo stringe: sono passati sei lunghi anni dall’ultima esibizione italiana dei Mumford & Sons, e l’attesa ha acceso la fame del pubblico.
La storia dei Mumford & Sons
Era il dicembre 2007 quando quattro ragazzi londinesi – Marcus Mumford, Winston Marshall, Ben Lovett e Ted Dwane – iniziavano a suonare nei piccoli pub della capitale britannica. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quel progetto, nato tra birre e jam session, sarebbe diventato una delle band folk-rock più influenti del millennio.
Dopo aver fatto da backing band per l’amica Laura Marling e aver pubblicato l’EP indipendente Love Your Ground (2008), la band firma con Island Records, pubblicando l’album d’esordio Sigh No More nell’ottobre 2009. Il successo è immediato e travolgente: brani come Little Lion Man e The Cave conquistano le classifiche di mezzo mondo, portando la band al numero 2 sia nella classifica degli album nel Regno Unito che nella Billboard 200 negli Stati Uniti.
Ma è con Babel (2012) che i Mumford & Sons toccano l’Olimpo della musica mondiale. L’album debutta al numero 1 in Gran Bretagna e Stati Uniti, vende 600.000 copie nella prima settimana americana e conquista il Grammy come Album dell’Anno nel 2013. La band è ormai un fenomeno globale, capace di headlinare il prestigioso Glastonbury Festival.
Dopo una breve pausa, nel 2015 arriva Wilder Mind, un’audace svolta elettrica che divide i fan ma conferma la volontà della band di non adagiarsi sugli allori. Chitarre elettriche e batteria sostituiscono banjo e strumenti acustici, in un esperimento che comunque porta i Mumford ancora una volta al numero 1 delle classifiche.
Il quarto album Delta (2018) è una sintesi delle esperienze precedenti: ritornano elementi folk arricchiti da produzioni elettroniche e orchestrali. Un lavoro che sfocia in un tour mondiale da tutto esaurito, l’ultimo prima della pandemia.
Nel 2021, il chitarrista/banjoista Winston Marshall lascia il gruppo, che prosegue come trio. Dopo anni di attesa, nel gennaio 2024 arriva Good People, singolo in collaborazione con Pharrell Williams che anticipa il tanto atteso quinto album Rushmere.
Rushmere, il ritorno alle origini
Rushmere è il titolo del nuovo album dei Mumford & Sons, pubblicato il 28 marzo 2025, ma anche il luogo simbolo della loro nascita. Lo stagno – immerso nei verdi spazi di Wimbledon Common, nel sud-ovest di Londra – è stato il punto d’incontro dove Marcus Mumford, Ben Lovett e Ted Dwane hanno immaginato per la prima volta di formare una band.
Prodotto dal pluripremiato Dave Cobb (nove Grammy nel curriculum!), l’album è stato registrato tra gli storici RCA Studio A di Nashville, Savannah in Georgia e lo studio personale di Marcus nel Devon. Un viaggio geografico che si traduce in un sound ricco di sfumature: nel disco convivono brani acustici e intimi che richiamano Sigh No More e canzoni più corali, con influenze gospel tipicamente americane.
La title track è una ballata folk impreziosita dal ritorno in primo piano del banjo e da armonie vocali solenni, mentre Good People – già pubblicata nel 2024 – porta una ventata di modernità grazie alla collaborazione con Pharrell Williams. Da ascoltare assolutamente anche Blood on the Page, che vede la partecipazione della cantautrice americana Madison Cunningham.
Mumford & Sons: influenze e stile musicale
Il sound inconfondibile dei Mumford & Sons è frutto di un melting pot di influenze che spazia dal bluegrass americano al folk irlandese, dal rock britannico alle ballate d’autore. La scintilla iniziale scoccò dopo la visione del film O Brother, Where Art Thou?, la cui colonna sonora folk/country spinse i quattro londinesi a esplorare il ricco patrimonio della musica roots americana.
Tra le influenze dichiarate troviamo gli Old Crow Medicine Show (per il banjo e l’energia del folk tradizionale), Bob Dylan (per la scrittura profonda e letteraria), i Radiohead (per l’intensità emotiva), gli Arcade Fire (per la dimensione corale e quasi sinfonica) e Bruce Springsteen (per i crescendo epici e la connessione viscerale col pubblico).
Il risultato è quello che la critica ha definito “nu-folk britannico”: una miscela di tradizione e modernità, dove banjo e contrabbasso si fondono con ritmi incalzanti e ritornelli da urlare a squarciagola. Un sound che ha fatto scuola, influenzando a sua volta band come The Lumineers e Of Monsters and Men.
Cosa aspettarsi dai live dei Mumford & Sons: la scaletta
Dal 21 marzo 2025, grazie alla nuova integrazione tra Ticketmaster e Setlist.FM, è possibile consultare fino a cinque scalette recenti direttamente sulle pagine ufficiali degli artisti. E le ultime date dei Mumford & Sons non lasciano dubbi: la band è tornata più viva, versatile e potente che mai. Vediamo cosa ci dicono.
Le certezze? Ci sono tutte. Brani leggendari come Little Lion Man, The Cave, I Will Wait e Awake My Soul restano pilastri emotivi attesi e urlati da ogni fan, e compaiono in tutte le setlist recenti, spesso piazzati in punti strategici per far esplodere la folla.
Le novità? Spaccano. Dall’album Rushmere, arrivano nuove perle già amatissime dal vivo, come Rushmere, Where It Belongs, Caroline, Blood on the Page e Malibu. Alcune di queste canzoni hanno debuttato proprio nei recenti promo-show a Londra e New York, diventando già punti fermi della scaletta.
Acustico? One mic, one soul. Una delle firme più amate dai fan è la sessione unplugged attorno a un solo microfono. Momenti che tagliano il respiro, dove i Mumford si spogliano di tutto. In queste session troviamo spesso Timshel, Reminder (ritornata in scaletta dopo anni!) e Wagon Wheel. Un format semplice, ma potentissimo.
E le sorprese? Non mancano omaggi e mash-up: nella data di New York, The Cave è stata aperta da un riff a sorpresa di Man! I Feel Like a Woman! di Shania Twain (!), e in più la band ha coverizzato i Creedence Clearwater Revival con Have You Ever Seen the Rain?.
In altri show, è spuntata anche Good People, il pezzo realizzato con Pharrell Williams. In breve: ogni data può rivelarsi davvero unica.
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Il ritorno dei Mumford & Sons in Italia non è roba da tutti i giorni. Sono passati sei anni dall’ultima volta che Marcus, Ben e Ted hanno fatto tremare il Mediolanum Forum di Milano con una data sold out del Delta Tour, il 29 aprile 2019.
Ora finalmente si torna a cantare, ballare e perdere la voce. Come? Acquistando i tuoi biglietti ufficiali per le date dei Mumford & Sons su Ticketmaster.it!
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