Musica
Non perdere i Gorillaz a Trieste nel 2026! Tutto su data e biglietti
Nel 2026 i Gorillaz compiono venticinque anni. E sì, fa un bell’effetto pensare che una band nata come esperimento virtuale, in un’epoca in cui i modem emettevano ancora ronzii metallici, sia arrivata fin qui.
Per festeggiare l’anniversario, Damon Albarn e Jamie Hewlett approderanno a Trieste, il 25 luglio, per l’unica data italiana del The Mountain Tour. L’occasione servirà anche per presentare The Mountain, il nuovo album in uscita nello stesso anno.
Un concerto, certo, ma anche una specie di bilancio: un quarto di secolo in cui i Gorillaz hanno inventato una lingua tutta loro, mescolando musica, disegno, ironia e un po’ di caos creativo. Il risultato? Un progetto che ha raccontato meglio di chiunque altro la confusione, bellissima e inquieta, della nostra epoca digitale.
Gorillaz in Italia: info e biglietti
Come anticipato, l’appuntamento è fissato per sabato 25 luglio 2026 in Piazza Unità d’Italia a Trieste, una delle piazze più scenografiche del Paese e cornice perfetta per una band di questo calibro. Lo spettacolo inizierà alle 21:00 e la produzione, imponente, mescolerà musica dal vivo, scenografie animate e contributi video firmati da Jamie Hewlett.
L’evento è promosso da PromoTurismoFVG, in collaborazione con Comune di Trieste, FVG Music Live, VignaPR e Live Nation Italia. E ovviamente… i biglietti ufficiali sono già disponibili su Ticketmaster.it.
Gorillaz, The Mountain Tour 2026
- 25/07/2026, Piazza Unità d’Italia, Trieste
La storia dei Gorillaz
Chiamarli “band” è un’abitudine comoda, ma non del tutto precisa. I Gorillaz nascono nel 1998 da un’idea di Damon Albarn, frontman dei Blur, e del fumettista Jamie Hewlett, autore di Tank Girl. Ai tempi i due condividevano un appartamento, qualche vinile e la convinzione che MTV fosse diventata un esperimento sociologico più che un canale musicale. Da quella intuizione nacquero quattro personaggi animati, 2D, Murdoc, Noodle, Russel, e una band che avrebbe presto fatto sembrare reale l’idea stessa di finzione.
Con il debutto del 2001 e Clint Eastwood, i Gorillaz ribaltarono la logica del pop: suoni ipnotici, rap e dub, un immaginario grafico perfettamente riconoscibile, e soprattutto una libertà che pochi si potevano permettere.
Nel 2005 arrivò Demon Days, con Feel Good Inc. e DARE, a definire l’estetica del gruppo: ibrida, cosmopolita, spietatamente contemporanea. Poi Plastic Beach, The Fall e Humanz hanno portato la band a dialogare con generazioni diverse di ascoltatori e con collaboratori di ogni provenienza: da De La Soul a Lou Reed, da Little Simz a Bad Bunny.
Ogni disco è stato una nuova versione del mondo, un aggiornamento del software Gorillaz. Nel 2023 Cracker Island li ha riportati in cima alle classifiche, confermando che il progetto, a dispetto della sua natura “virtuale”, resta uno dei più solidi della musica alternativa.
Il nuovo capitolo: The Mountain
Nel 2026 uscirà The Mountain. Il titolo suggerisce una visione più asciutta, forse più introspettiva. Albarn non ha mai nascosto di considerare i Gorillaz un laboratorio aperto: ogni album nasce da una tensione diversa, e questo sembra il momento di tornare a qualcosa di essenziale.
E lo fa a partire dal singolo The Happy Dictator. Il brano è costruito su un ritmo vivace, quasi allegro, che contrasta con il contenuto satirico: la figura di un “dittatore felice” che promette salvezza, serenità e amore, ma lo fa per mantenere il controllo. Nel ritornello, quando Albarn canta “No more bad news / So you can sleep well at night / And the palace of your mind will be bright”, emerge la critica sottile a una società che si lascia anestetizzare dal benessere apparente, dal comfort digitale, dalle promesse rassicuranti.
Il video ufficiale, un visualizer animato in perfetto stile Gorillaz, rimarca il messaggio: colori acidi, estetica da propaganda, slogan trasformati in mantra. Tutto sembra familiare e distorto allo stesso tempo. Il risultato è una canzone che suona come un jingle pop, ma dentro porta l’ironia tagliente dei migliori lavori di Albarn e Hewlett.
Scopri tutte le novità su Ticketmaster
I biglietti ufficiali per il concerto dei Gorillaz a Trieste sono disponibili su Ticketmaster Italia. Per news, approfondimenti e aggiornamenti, visita il blog di Ticketmaster e le sezioni dedicate a Musica, Festival, Arte e Teatro, Sport e Fitness e New Music.
FAQ
Chi è la voce dei Gorillaz?
La voce dei Gorillaz è Damon Albarn, fondatore del gruppo insieme al fumettista Jamie Hewlett. È lui a dare voce al personaggio animato 2D, il cantante e tastierista della band virtuale. Dal vivo Albarn canta realmente sul palco, mentre gli altri membri “animati” vengono proiettati sullo schermo in forma digitale, mantenendo viva la dimensione ibrida tra reale e virtuale che definisce il progetto sin dagli esordi.
Quanti sono i Gorillaz?
Nel loro universo narrativo i Gorillaz sono quattro: 2D (voce e tastiera), Murdoc Niccals (basso), Noodle (chitarra e voce) e Russel Hobbs (batteria e percussioni). Ognuno ha una biografia inventata e un carattere distintivo, raccontato attraverso videoclip, interviste e materiali grafici. Nella realtà, dietro la musica ci sono Damon Albarn e un gruppo di collaboratori e turnisti che cambiano nel tempo.
Perché la canzone si chiama “Clint Eastwood”?
Il titolo è un omaggio diretto all’attore e al suo immaginario cinematografico. Il brano, pubblicato nel 2001, richiama le colonne sonore dei film western di Sergio Leone e il loro tono sospeso e ipnotico. La base strumentale, costruita su un ritmo reggae elettronico e un campionamento evocativo, crea la stessa atmosfera da “eroe solitario nel deserto” tipica dei film con Eastwood.
Che tipo di musica fanno i Gorillaz?
I Gorillaz non appartengono a un solo genere: sono un laboratorio sonoro in cui convivono hip hop, elettronica, dub, pop alternativo e influenze rock. Ogni album mescola registri diversi e ospita decine di collaborazioni, dai De La Soul a Robert Smith, da Little Simz a Tame Impala. È proprio questa fluidità a renderli una delle realtà più trasversali della musica contemporanea.
Chi c’è dietro i Gorillaz?
Dietro il progetto ci sono Damon Albarn, musicista e produttore britannico, e Jamie Hewlett, fumettista e illustratore. Albarn cura la parte musicale, Hewlett l’identità visiva e narrativa. Insieme hanno inventato un modo nuovo di fare musica: un gruppo che esiste solo in forma animata ma suona e comunica come una band reale.
Dove fanno il concerto?
Il concerto italiano dei Gorillaz si terrà sabato 25 luglio 2026 in Piazza Unità d’Italia a Trieste, all’interno del tour celebrativo The Mountain Tour. Un’unica data nel nostro Paese, che coincide con i 25 anni di carriera della band.
Dove acquistare i biglietti?
I biglietti ufficiali per il concerto dei Gorillaz a Trieste sono disponibili su Ticketmaster Italia.