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Le 10 canzoni più belle di Vasco Rossi
Una classifica non facile da realizzare visto che Vasco detiene un primato incredibile: quello di essere stato primo in classifica degli album più venduti in Italia in cinque differenti decenni. Ci abbiamo provato.
Una carriera iniziata nel 1977, ma che ha avuto una svolta repentina nel 1982 a seguito della sua prima partecipazione al Festival della canzone italiana di Sanremo e l’ormai celeberrimo ultimo posto ottenuto con la canzone ‘Vado al massimo’. Un momento della sua carriera che spesso è usato come esempio di riscatto musicale per quegli artisti che non vengono subito compresi, e pensare che nel 1982 aveva già inciso e pubblicato canzoni che fanno parte della storia della musica italiana: ‘Albachiara’, ‘Siamo solo noi’, ‘Colpa d’Alfredo’ e ‘Non l’hai mica capito’, tanto per citarne alcune.
Da quel momento in poi è stato un successo dopo l’altro. Gli eccessi del giovane Vasco Rossi non hanno scalfito la sua grandezza artistica, facendolo diventare il cantante ‘da stadi’ per antonomasia. A partire dagli anni ’80 in cui un suo concerto a San Siro ebbe nettamente maggior successo rispetto a quello in contemporanea all’Olimpico di Roma di una certa Madonna.
Per chi pensa che Vasco Rossi abbia regalato il suo meglio nel secolo scorso, aggiungiamo un dato: nel decennio che va dal 2010 al 2019 è lui l’artista italiano ad aver venduto il maggior numero di album. Restringere il cerchio a 10 canzoni è impresa ardua, ma ecco il risultato.
10- Vivere (Gli spari sopra, 1993)
Un singolo che è la massima espressione della radicale svolta artistica che Vasco Rossi intraprese a partire dall’album precedente ‘Liberi, liberi’. Ad uscirne è un lavoro più malinconico e riflessivo con il cantante che, dopo aver perso rispetto agli album precedenti alcuni suoi compagni di avventura, si occupa anche di tutta la parte tecnica di produzione.
9- Stupendo (Gli spari sopra, 1993)
Anche questa canzone deriva dall’album ‘Gli spari sopra’. Esce più in sordina, preceduta dai singoli ‘Gli spari sopra’, ‘Delusa’ e la stessa ‘Vivere’, ma quando viene allo scoperto diventa subito il grande capolavoro che è. Un inno per tutti quelli che vorrebbero ‘al potere la fantasia’. Una cosa talmente bella per essere vera e fattibile e infatti ‘Sì, stupendo! Mi viene il vomito, è più forte di me…’.
8- Buoni o cattivi (Buoni o cattivi, 2004)
Il primo singolo estratto dall’omonimo album che risulterà il più venduto in Italia nel decennio 2000-2009. Esistono il giusto e lo sbagliato? È così ampia la differenza tra buoni e cattivi? Secondo Vasco Rossi non così tanto. Il brano è parte di un lavoro maturo, ma anche coerente con il suo percorso. Vasco ha superato in quel momento i 50 anni, ma il suo spirito libero non risulta assolutamente affievolito.
7- Gli sbagli che fai
Ed eccolo qui il Vasco Rossi contemporaneo. ‘Gli sbagli che fai’ è il suo ultimo lavoro uscito il 27 settembre 2023 e come poteva iniziare se non con uno stupendo assolo di chitarra? Vasco ripercorre nella canzone tante tappe della sua frenetica esistenza, ma lo fa con un linguaggio popolare in cui non serve essere un grande rocker per ritrovarsi: anche nel 2023 parla a tutti.
6- Ridere di te (C’è chi dice no, 1987)
Un brano che fa parte di uno tra i più sottovalutati album di Vasco Rossi. ‘Ridere di te’ è una spassionata dedica al mondo femminile che però si inverte durante la canzone. Si ha ragione solo perché si ha qualche anno in più? Quante volte gli uomini ridono delle particolarità delle donne, ma altrettanto le donne fanno degli uomini in un infinito gioco delle parti.
5- Vita spericolata (Bollicine, 1983)
Siamo di fronte ad un inno generazionale. Una canzone immortale con tante citazioni iconiche tra il Roxy Bar e Steve McQueen. Un anno dopo il successo di vendite, ma flop in classifica, di ‘Vado al massimo’ al Festival di Sanremo, Vasco ci riprova. L’esito è poco diverso e la canzone di classifica al penultimo posto. Ma al brano va addirittura meglio. C’è chi canta ‘Vita Spericolata’ appena parte e chi mente.
4- Splendida giornata (Vado al massimo, 1982)
Tra il primissimo Vasco Rossi e quello del grande successo commerciale c’è incastonata ‘Splendida giornata’. Una canzone che c’entra poco con quello che era il suo percorso e con quello che farà. Eppure rimane un pezzo riuscitissimo da cantare a squarciagola. Dentro c’è un po’ di tutto, dalla dance italiana ad un meraviglioso giro di basso funky.
3- Sally (Nessun pericolo…per te, 1996)
Una delle canzoni più emozionali del repertorio di Vasco, tanto che moltissimi ragazzi che vogliono provare a strappare una lacrima ai giudici e ai giudicanti di un talent show la portano come cavallo di battaglia. Vasco Rossi ha detto di averla scritta di getto durante una gita in barca a Saint-Tropez. Un pezzo dedicato ad una donna, ma che è diventato anche autobiografico. Sentimenti forti di un tempo in cui ‘la vita era più facile e si potevano mangiare anche le fragole’.
2- Ogni volta (Vado al massimo, 1982)
È il brano che segue il suo esordio sanremese e che spiazza subito tutti vista la diversità con ‘Vado al massimo’. ‘Ogni volta’ entra subito nel cuore della gente perché parla di tutto e dentro ci puoi mettere tutto. Vasco sceglie cosa inserire dentro il contenitore, ma ogni ascoltatore può fare la sua versione in una canzone dove tutti i mondi possono incontrarsi.
1- Albachiara (Non siamo mica gli americani, 1979)
Come Vasco Rossi non abbia ottenuto un completo successo nazionale e internazionale con questa canzone è ancora difficile da spiegare. Il primo Vasco era già maturo e riflessivo, mancava ancora forse un po’ di disillusione. Il pianoforte iniziale è il preludio ad un capolavoro della musica italiana. Bastano due parole ‘respiri’ affiancata a ‘piano’ per far emozionare il cuore di milioni di italiani.