Musica
Ticketmaster intervista Daði Freyr, l’hitmaker islandese di Think About Things
In lizza per l’Eurovision Song Contest, Daði Freyr si racconta nell’intervista esclusiva Ticketmaster, dal successo di Think About Things con la band immaginaria Gagnamagnið al nuovo singolo Feel The Love.
L’irresistibile hit Think About Things
Tra gli artisti più gettonati per l’Eurovision Song Contest, rinviato al 2021 a causa del Covid-19, Daði Freyr Pétursson e la sua band immaginaria Gagnamagnið sono esplosi con la hit Think About Things e il simpaticissimo video ufficiale. Perché immaginaria? Perché i Gagnamagnið non suonano realmente gli strumenti fai-da-te del videoclip. Dadi Freyr ha, infatti, composto e registrato il fortunato brano interamente da solo.
In Islanda non sei figo se non ti piace l’ESC: l’intervista esclusiva a Dadi Freyr
Abbiamo organizzato un’intervista esclusiva con il musicista electro-pop islandese su Zoom, immaginando che ci avrebbe risposto seduto di fronte a geyser mentre piccoli elfi gli giravano in tondo e, sullo sfondo, i turisti con gli zaini Fjällräven si scattavano selfie (l’immagine che abbiamo dell’Islanda). Scopriamo, invece, che Daði Freyr vive a Berlino-Schöneberg con la moglie e la figlia. Gli abbiamo chiesto come sta vivendo e cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo tour, che avrebbe dovuto fare tappa in Italia nel marzo 2021.
Quando ho visto il video di Think About Things per la prima volta, ho pensato più agli Hot Chip e agli anni d’oro della discoteca indie che all’Eurovision Song Contest. Come mai ti sei candidato all’ESC?
Daði Freyr: Avevo già fatto domanda nel 2017 con la canzone Is This Love. In realtà, avrebbe dovuto cantarla qualcun altro, ma poi tutti mi dicevano che era adatta a me e così ho fatto. La mia band Gagnamagnið esisteva già allora. È composta principalmente da amici che mi piace avere attorno. Anche mia moglie suona. Così abbiamo partecipato al programma televisivo del turno preliminare. Ho lavorato con lo stesso team per Think About Things e l’hype iniziale ci ha aiutato molto. Sono riuscito a diventare un musicista a tempo pieno e, improvvisamente, le persone al di fuori dell’Islanda mi conoscono. Dove nessuno mi conosceva prima.
A mio parere, la scena musicale islandese è spesso molto seria, cool e sublime, soprattutto grazie ai successi di Björk, Sigur Rós e Of Monsters And Men. Qualcuno in Islanda ha storto il naso alla tua partecipazione all’ESC?
Daði Freyr: No. In Islanda, il punto di vista sull’Eurovision Song Contest è cambiato negli ultimi anni. Non sei più cool se pensi che l’ESC sia un evento noioso. La gente lo vede per quello che è: il più grande spettacolo mondiale e un ottimo palcoscenico per presentare la tua musica e il tuo Paese. La maggior parte degli islandesi lo guarda, quindi non sei figo se pensi che l’ESC non sia cool.
Esatto. L’ESC è meravigliosamente pazzo, bizzarro e divertente, ma bisogna ammettere che un’apparizione lì ha anche distrutto molte carriere…
Daði Freyr: Sì, è vero. Bisogna stare attenti.
Quando vedi il video di Think About Things per la prima volta, non puoi non sorridere. In generale, il tuo umorismo secco è stato menzionato più volte. Ma se ascolti attentamente la canzone, noti che è molto tenera e toccante…
Daði Freyr: Sì, è una dichiarazione d’amore a mia figlia. Avevo già composto la musica per la canzone e le parole mi sono venute fuori. All’epoca, aveva quattro o cinque mesi. Canto ciò che mi passa per la testa quando la tengo in braccio e la guardo.
Sei triste di aver perso l’avventura pazzesca e le feste folli dell’Eurovision?
Daði Freyr: Per me, ci sono pochi motivi per essere deluso. Posso fare molte interviste da casa in questo momento, la mia musica è ascoltata, sto già raccogliendo idee per un nuovo EP e sto pianificando un tour che speriamo possa aver luogo alla fine dell’anno. Sono solo un po’ triste per non aver potuto vivere l’ESC con la mia banda Gagnamagnið. Sarebbe stato molto divertente.
Dopotutto, recentemente hai fatto un concerto spettacolare nel tuo appartamento in cui ha coverizzato le tue canzoni preferite della storia dell’ESC. Com’è successo?
Daði Freyr: Alla fine dell’anno scorso ho fatto uno show in Islanda suonando le versioni elettroniche delle canzoni natalizie. È stato il mio primo vero spettacolo sold out e la gente è impazzita. Volevo fare qualcosa del genere con le canzoni dell’Eurovision. Sfortunatamente, ha funzionato solo una volta in Islanda, in realtà ne avrei volute fare altre dall’ESC. Ma è andata alla grande, ho avuto materiale per tre ore, quindi ho realizzato una versione online.
Molte delle tue canzoni mi ricordano gli Hot Chip nei loro momenti migliori. Quali solo le band che ti hanno ispirato?
Daði Freyr: Quando scrivevo le mie prime canzoni, ascoltavo soprattutto i System of a Down e i Linkin Park. Attraverso i Justice e i Daft Punk ho conosciuto i Chromeo e, sì, anche gli Hot Chip. In questo momento mi piacciono molto i Vulfpeck.
Nella tua opera ci sono canzoni in islandese e in inglese. Come decidi quale lingua scegliere?
Daði Freyr: Ho scritto in inglese sin dall’inizio. Ascolto musica inglese da anni, quindi è stato naturale e per niente difficile per me. Un paio di anni fa, sono tornato all’islandese, ma in realtà in queste canzoni canto solo della mia rabbia verso i social media e le persone che riempiono la Rete con il loro odio. Se cantassi questo in inglese, suonerebbe molto aggressivo. In islandese, conosco le sfumature per attenuarlo un po’.
A proposito di social media, alcuni mesi fa c’era questa divertente teoria del complotto secondo cui Netflix fosse in qualche modo responsabile del mio successo. Avrebbero pensato a me per promuovere il loro film Eurovision Song Contest: The Story Of Fire Saga. Ah, sarebbe carino! È per questo che di recente ho coverizzato Volcano Man per dire: “Ehi Netflix, sponsorizzami!”
Nel marzo 2021 verrai in Italia in tour: cosa possiamo aspettarci?
Daði Freyr: Soprattutto, una bella festa. La gente deve ballare, cantare, divertirsi. È il mio primo tour in assoluto e per la prima volta sarò sul palco con una vera band. Avrò un chitarrista e un batterista con me. Non vedo l’ora di suonare di nuovo davanti alla gente. Questa è la mia prima volta in tournée all’estero e sta andando meglio di quanto avessi pensato. Dublino, Londra, Amsterdam e Göteborg sono già sold out. Ad esempio, non vedo l’ora di vedere come sono i fan di Dadi Freyr in Irlanda. O in generale: quale aspetto ha un fan di Daði Freyr.
Intervista originale di Daniel Koch per Ticketmaster Deutschland
Il nuovo singolo Feel The Love
Quando si dice iniziare l’anno con il botto! Il cantautore islandese più cool ha pubblicato a Capodanno il nuovo singolo Feel The Love in duetto con la conterranea ÁSDÍS, un inno di amore e positività per il nuovo anno.