Musica

Tempo di Pride: scopri gli artisti che sostengono la comunità LGBTQIA+

Giugno si è quasi concluso e un'ondata di colori e musica ha investito le città di tutta Italia. È stato il mese del Pride, un momento di celebrazione, rivendicazione e visibilità per la comunità LGBTQIA+. Il Pride infatti non è solo festa, ma anche dichiarazione, un atto politico che affonda le sue radici in una storia di lotta per i diritti civili. E in questa lotta, la musica e gli artisti hanno sempre ricoperto un ruolo di primo piano, diventando megafoni per messaggi di inclusione, amore e uguaglianza.

Da icone globali a stelle della scena italiana, sono tantissimi gli artisti che usano il palco per prendere posizione. Diventano alleati, punti di riferimento, voci che amplificano quelle di una comunità che ancora oggi combatte contro discriminazioni e pregiudizi.

Oggi ti portiamo alla scoperta di alcuni degli artisti che, con la loro musica e il loro impegno, sostengono attivamente la causa LGBTQIA+.

Innanzitutto, cos’è il Pride?

Prima di tuffarci nel mondo della musica, facciamo un passo indietro. Cos’è esattamente il Pride e perché si celebra a giugno?

Tutto inizia nella notte del 28 giugno 1969, quando la polizia fa irruzione allo Stonewall Inn, un bar gay di New York. Quella notte la comunità reagisce: per la prima volta, persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender si ribellano agli abusi e alle continue vessazioni, dando vita a giorni di scontri che sono passati alla storia come i Moti di Stonewall. Ecco la scintilla necessaria ad accendere il movimento di liberazione LGBTQ+ moderno.

L’anno successivo, per commemorare l’evento, si tiene la prima marcia dell’orgoglio. Da allora, giugno è diventato il Pride Month, un mese per ricordare quella lotta, celebrare i progressi fatti e continuare a rivendicare i diritti negati. Le parate del Pride, con i loro colori, la musica e l’energia, sono l’espressione più visibile di questo orgoglio: l’orgoglio di essere sé stessi, senza paura e senza compromessi.

Gli artisti a sostegno del Pride e della comunità LGBTQIA+

La musica è sempre stata un potente strumento di unione, cambiamento e celebrazione della diversità. Per questo motivo, la voce della comunità LGBTQIA+, già forte e chiara, ha trovato negli artisti alleati un’eco potentissima, un amplificatore.

Ecco alcuni dei nomi più influenti della scena musicale che si sono dimostrati vicini alla comunità.

Marco Mengoni

Quando si parla di artisti italiani vicini alla comunità LGBTQIA+, il nome di Marco Mengoni è uno dei primi a venire in mente. Un alleato storico, un punto di riferimento la cui coerenza e il cui impegno sono diventati un faro per migliaia di fan.

L’impegno di Mengoni non è una novità. Da sempre promotore di messaggi di amore, rispetto e uguaglianza, ha partecipato a diversi eventi Pride, come quello di Bologna, dimostrando una vicinanza autentica e mai di facciata. Ma è stato sul palco dell’Eurovision Song Contest 2023 che ha compiuto un gesto diventato simbolo del suo attivismo. Durante la sfilata delle bandiere, ha sventolato con orgoglio non solo il tricolore italiano, ma anche la bandiera Progress Pride. In un colpo solo, ha così ricordato al mondo l’esistenza di un’Italia inclusiva e antifascista, che crede nei diritti di tutti.

Se parlare di Mengoni ti ha fatto venire voglia di andare a un suo concerto, la buona notizia è che da giugno fino a novembre l’artista sarà impegnato nel tour Marco negli Stadi 2025, che da Lignano lo porterà ad attraversare tutta l’Italia.

Lady Gaga

Se c’è un nome che è sinonimo di icona LGBTQIA+ a livello globale, è quello di Lady Gaga. Un’artista che ha fatto dell’inclusività la sua bandiera, che ha trasformato la sua carriera in un manifesto per i diritti e l’accettazione.

La canzone Born This Way è divenuta un grido di battaglia per milioni di persone in tutto il mondo che si sono sentite rappresentate e capite. Ma l’impegno di Gaga non si limita alla musica. Nel 2012, insieme alla madre Cynthia Germanotta, ha fondato la Born This Way Foundation, un’organizzazione no-profit dedicata al benessere dei giovani, alla promozione della gentilezza e alla salute mentale. La fondazione lavora per eliminare lo stigma e creare spazi di conversazione aperti ed empatici, un porto sicuro per chi si sente solo o incompreso.

Il suo legame con l’Italia è forte: indimenticabile la sua partecipazione all’Europride di Roma nel 2011, dove dal palco del Circo Massimo tenne un discorso appassionato, rivendicando amore e uguaglianza per tutti. Un momento che è rimasto impresso nella storia del movimento italiano.

I little monster italiani che sono riusciti ad aggiudicarsi un biglietto potranno ricongiungersi con la loro beniamina a ottobre 2025, quando Lady Gaga tornerà in Italia. Dal Bel Paese, l’artista si sposterà poi a Barcellona, Berlino, Amsterdam e Merksem, dove concluderà il The MAYHEM Ball tour.

Wet Leg

Irriverenti, caustiche, geniali. Le Wet Leg sono il duo indie britannico che ha conquistato il mondo con un sound che mescola post-punk, chitarre sferraglianti e testi surreali. Rhian Teasdale e Hester Chambers, amiche dai tempi del college e oggi sposate, sono le portavoci di una generazione che rifiuta le etichette e celebra la libertà individuale.

Il nome, scelto per la facilità di comunicazione via emoji (una gamba e delle gocce d’acqua), è un assaggio del loro approccio ironico e fuori dagli schemi. Il loro singolo di debutto, Chaise Longue, è diventato un successo nel 2021, seguito da un album d’esordio che ha scalato le classifiche di tutto il mondo.

Lo stile anticonformista e l’estetica queer-friendly le hanno rese un punto di riferimento per chi cerca un’alternativa al pop mainstream. La loro musica è un invito a essere sé stessi, a ridere delle convenzioni e a non prendersi mai troppo sul serio.

E il 2025 segna il loro grande ritorno. Con l’uscita del secondo album, Moisturizer, previsto per l’11 luglio, e l’ingresso ufficiale di tre nuovi membri (Ellis Durand al basso, Henry Holmes alla batteria e Joshua Mobaraki alla chitarra) che trasformano il duo in un quintetto, la band è pronta a stupire ancora. Così la notizia che tutti aspettavano è arrivata: saranno in Italia per due date imperdibili, il 15 luglio a Milano e il 16 luglio a Cesena.

Elodie

In Italia, poche artiste sono riuscite a esprimere vicinanza alla comunità LGBTQIA+ con la stessa forza e coerenza di Elodie. Una vera guerriera pop, che non ha mai avuto paura di usare la sua voce e la sua visibilità per combattere omofobia, sessismo e razzismo.

Il suo sostegno alla comunità è stato consacrato nel 2022, quando è stata scelta come madrina del Roma Pride. Un ruolo che ha abbracciato con passione e autenticità, sfilando tra i carri e trasformando la sua hit Bagno a mezzanotte nell’inno ufficiale della manifestazione.

Durante il concerto-evento dell’8 giugno a San Siro, ha messo in scena uno spettacolo che è già storia, un potente manifesto di inclusione e attivismo. Tra drag queen e monologhi sui diritti, ha lanciato un messaggio inequivocabile proiettando la scritta “Make Equality Great Again“. Un momento che non ha fatto altro che confermare il suo status di artista e attivista. E ora, con il suo tour nei palazzetti, è pronta a portare di nuovo quel messaggio in tutta Italia.

Rose Villain

Se Elodie è stata il cuore del Pride 2022, il 2025 ha visto emergere una nuova, potentissima voce alleata: Rose Villain. Scelta come madrina del Roma Pride 2025, ha dimostrato di essere un’attivista vera e senza filtri. Così, la sua canzone Fuorilegge è diventata l’inno perfetto per la manifestazione.

Con parole taglienti, ha denunciato i diritti negati alle coppie omogenitoriali e le violenze sistematiche contro le persone trans, sottolineando come la loro lotta sia la lotta di tutti. Durante la parata, ha sventolato la bandiera della Palestina per unire la lotta per i diritti a quella contro ogni forma di oppressione, e ha sfilato a bordo di un missile spaziale.

Rose Villain ha usato il suo ruolo per parlare di temi importantissimi come l’educazione affettiva e la responsabilità degli artisti, in linea con il principio da lei stessa espresso che “chi ha una voce pubblica deve usarla per le cause giuste“.

Se dopo averla vista a Sanremo 2025, averla presa come punto di riferimento al Pride, adesso desideri assistere a uno dei suoi concerti, l’opportunità si presenterà il 26 settembre a Padova!

Eventi italiani per il Pride 2025

Da nord a sud, il Paese ha accolto, e continuerà ad accogliere, migliaia di persone pronte a sostenere la comunità LGBTQIA+. Tra i principali appuntamenti, il Padova Pride Village spicca come uno dei più attesi.

Vediamo insieme che cosa ha in programma per la sua diciottesima edizione.

Padova Pride Village 2025

Dimentichiamoci delle parate di un giorno. A Padova, il Pride è un’intera, lunghissima, stagione. E quest’anno fa le cose in grandissimo stile, perché è diventato maggiorenne. Il Padova Pride Village 2025 ha spalancato le porte della sua 18esima edizione il 6 giugno e non ha intenzione di fermarsi fino al 6 settembre. La festa è in pieno svolgimento, e chi lo desidera ha ancora tutta l’estate per farne parte.

Stiamo parlando del più grande festival LGBTQIA+ del Nord Italia, un vero e proprio villaggio estivo che prende vita alla Fiera di Padova. Dal mercoledì al sabato, dalle 19:00 in poi, è continuo di musica, spettacoli, talk, cultura, sport e clubbing che si protrae fino a notte fonda. Nato per dare spazio, voce e visibilità, oggi è un simbolo di libertà che attira decine di migliaia di persone.

Sotto la direzione artistica di Diego Longobardi e con una madrina d’eccezione come Francesca Pascale che ha dato il via alle danze, il palco è pronto ad accogliere icone come Cristiano Malgioglio, Cristina D’Avena, Marco Carta, Settembre e dj set internazionali come quello di Albert Marzinotto. Aggiungiamo drag show, teatro, comicità tagliente e talk politici che non hanno paura di niente, ed ecco che otteniamo il mix perfetto per le serate estive.

Nel Village l’orgoglio è cultura pop, un atto di attivismo quotidiano, un luogo dove essere sé stessi non è solo accettato, è preteso. L’estate è appena iniziata. Che aspetti? Padova ti chiama.

Scopri il blog di Ticketmaster

Se vuoi approfondire curiosità, news e lineup, consulta il nostro blog e scopri le sezioni dedicate alla musica, ai festival, all’arte e teatro, allo sport e fitness e alle novità musicali. E se qualcosa ti colpisce, un evento ti fa innamorare, fai un salto su ticketmaster.it per acquistare i tuoi biglietti!

FAQ

1. Cosa significa il termine Pride?

Il termine Pride, che in italiano si traduce come orgoglio, è un simbolo di affermazione dell’identità e dei diritti delle persone LGBTQIA+.

Il Pride rappresenta la volontà di vivere liberamente, senza vergogna o discriminazione, ed è un momento di celebrazione e lotta per l’uguaglianza e il rispetto dei diritti civili.

2. Cosa significa LGBTQIA+?

LGBTQIA+ è un acronimo che rappresenta le diverse identità di genere e orientamenti sessuali.

“L” sta per lesbiche, “G” per gay, “B” per bisessuali, “T” per transgender, “Q” per queer, “I” per intersex, “A” per asexual. Il “+” indica che l’acronimo include tutte le identità che non sono rappresentate esplicitamente, abbracciando la pluralità di esperienze e orientamenti.

3. Cosa significa “queer”?

Il termine “queer” ha cambiato il suo significato nel tempo. Se in passato veniva utilizzato come insulto, oggi è stato ripreso dalla comunità LGBTQ+ per indicare chi non si identifica nei tradizionali ruoli di genere e sessualità.

“Queer” è anche un concetto di resistenza contro le norme sociali e di accettazione della diversità in tutte le sue forme.

4. Quando si festeggia il Pride in Italia?

Il Pride in Italia si celebra tradizionalmente durante il mese di giugno, con eventi che culminano nelle parate che si tengono nelle principali città italiane.

Questo mese è scelto per commemorare i moti di Stonewall del 1969, che segnarono l’inizio del movimento moderno per i diritti LGBTQ+.

5. Perché il Pride è colorato?

Il Pride è colorato grazie alla bandiera arcobaleno, un simbolo di inclusività che rappresenta la diversità all’interno della comunità LGBTQ+.

Ogni colore della bandiera ha un significato specifico: rosso per la vita, arancione per la salute, giallo per la luce del sole, verde per la natura, blu per l’armonia, e viola per lo spirito.

Il colore, quindi, diventa un mezzo per celebrare le diversità e l’uguaglianza, unendo tutti sotto un’unica bandiera.